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Pergine, 28 aprile 2013 Potrebbe essere il primo sindaco donna nella storia del comune di Pergine. Ma soprattutto risponde in tutto e per tutto all’identikit del primo cittadino ideale. Ad affermarlo convinto è Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi e Democratici del Trentino che sostiene, con il Partito Democratico, la candidatura a sindaco di Marina Taffara. Rivendicano il loro impegno, Verdi e Pd, per avere lavorato ad un rappresentante che potesse piacere a tutti ma senza riuscirvi e si smarcano dai giorni infiniti di consultazioni febbrili del centro sinistra per approdare infine all’unico nome frutto di una coalizione che si presenta compatta e che condivide appieno anche il programma. La candidata a sindaco è a suo agio più di tutti in sala consiliare nel giorno della sua presentazione e di quella dei colleghi delle due liste, benedetta dal presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, dal leader storico dei Verdi Marco Boato con l’amichevole sostegno del presidente in carica del consiglio comunale perginese Giuseppe Facchini. L’occasione è buona per marcare con precisione la distanza con la precedente amministrazione e Taffara propone un deciso «cambio di passo»: «Mi sono confrontata con i miei compagni di viaggio (vorrebbe dire «scontrata» ma poi si corregge) sulle modalità e strategie amministrative. Mi sento un sindaco - prosegue sicura - che rappresenta tutti i cittadini, anche quelli che non si riconoscono più nei simboli di partito. Il mio programma è incentrato sulla volontà di completare le opere strategiche, di rispondere ai disagi delle persone partendo dal fatto che le porte del palazzo municipale devono restare sempre aperte». E naturalmente non poteva mancare la trasparenza sull’operato di ogni amministratore: «Anche nell’assegnazione degli incarichi tecnici», precisa. Cinquantadue anni, origini venete, Marina Taffara è insegnante al Marie Curie di Pergine e presidente dell’associazione perginese «Movi-mente». «Presentiamo una donna - ribadisce la novità di genere Bruno Dorigatti - a completare una legislatura che non è terminata per la responsabilità di chi è presente oggi. Pergine deve essere amministrata dal centrosinistra e quello che accadrà qui influenzerà anche l’esito delle consultazioni provinciali - poi chiosa - se i risultati non saranno quelli che ci aspettiamo, noi sapremo andare oltre ...».
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